
1. Sentiero verso il lago
Nella prima fase si prevede la realizzazione di un percorso pedonale che collega la pista ciclopedonale alle sponde del lago. La nuova passerella, pavimentata con assi di larice massello, sarà un punto strategico di osservazione dell’habitat naturale dove sono presenti esemplari di alberi e arbusti tipici della flora lacustre, oltre a varie specie animali. Dalla radura in riva al lago sarà possibile scorgere a poca distanza il campo boe che delimita l'area dove si trovano dei pali della palafitta di Bodio Centrale, risalente all’età del Bronzo, sommersi dalle acque del piccolo golfo. A monte della pista ciclopedonale il sentiero-passerella si insinua tra gli alberi in direzione Sud, superando il fossato esistente attraverso un ponticello fino all‘ingresso del nuovo "Open Air Museum", caratterizzato dalla presenza di una palizzata costituita da assi verticali di legno di larice massello, alti quasi tre metri, leggermente distanziati tra loro. Si tratta di una sorta di "controfacciata" del museo, con funzione sia protettiva che rappresentativa: tra i due tratti di recinzione sfalsati, in posizione quasi nascosta alla vista, è previsto infatti l’ingresso al museo, che reca inciso sulle assi il logo di NEOBODIO. Il parco archeologico sarà delimitato sui tre restanti lati da una semplice recinzione metallica verde completamente mascherata da tipologie di alberi e arbusti che crescevano lungo le sponde del lago nel Neolitico e nell’età del Bronzo, molte dei quali presenti ancora oggi.

2. Il Museo
Il nuovo edificio sarà arretrato di una dozzina di metri rispetto alla palizzata e all’ingresso, accessibile attraverso un ampio spazio verde, luogo ideale di incontro e filtro per i visitatori. Si presenta come un padiglione rettangolare completamente vetrato, disposto su un unico piano dalla superficie di circa 400 metri quadrati. Lo spazio centrale, un ampio salone di 200 metri quadrati, sarà il luogo ideale per esporre i reperti archeologici, ma potrà essere utilizzato anche per mostre temporanee, conferenze, spettacoli, proiezioni immersive ed eventi come il Premio Pintadera del Pizzo di Bodio, per i cittadini di Bodio Lomnago più meritevoli, oltre che per i laboratori didattici. Sarà attrezzato con totem multimediali, proiettori a soffitto che generano scenografie sulle tende perimetrali e sui pannelli espositivi e modelli tattili in legno. Il museo svolgerà un’importante funzione nel territorio, diventando anche un riferimento per la ricerca, la tutela, la valorizzazione, la pianificazione territoriale e la didattica in tema di storia e culture locali.

3. Archeologia sperimentale
A monte dell'edificio del museo, e ben visibile attraverso le sue ampie vetrate, si prevede nell‘ampia radura verde recintata, circondata da arbusti e alberi tipici dell'ambiente preistorico, la ricostruzione di un villaggio con le dimore preistoriche e un piccolo laghetto artificiale. Verrà realizzata inizialmente, in via sperimentale, una capanna con dettagli costruttivi e uso dei materiali che trovano riscontro nei reperti e nei rilievi eseguiti nel corso delle indagini condotte nei diversi siti palafitticoli del territorio varesino (soprattutto a Bodio Centrale e al Sabbione nel lago di Monate) e che si possono definire come “costanti” comuni alle costruzioni abitative tipiche dell’età del Bronzo nella Lombardia occidentale. Nello spazio open air si potranno svolgere diverse attività come la didattica all'aperto ma anche spettacoli ed eventi che potranno utilizzare come fondali scenografici la struttura stessa del museo e delle dimore preistoriche.