I SITI PALAFITTICOLI

Boe delimitatrici sito archeologico subacqueo di Bodio Centrale (Foto di Sabrina Luglietti)

I Siti del Varesotto

Mappa dei siti palafitticoli

LE PALAFITTE NEL TEMPO

Linea del tempo
Ambiente palafitticolo

LE PALAFITTE DEL LAGO DI VARESE

Dopo l’ultima glaciazione, il territorio varesino subì una graduale evoluzione fino all’instaurarsi di un periodo climatico ottimale che permise, nel corso del VI millennio a.C., lo stanziamento delle prime piccole comunità lungo le sponde del lago di Varese. Durante il Neolitico Medio e Recente e l’Età del rame, la popolazione aumentò occupando anche le aree di Bodio, Bardello, Biandronno, Gavirate e Cazzago Brabbia. Tra il Bronzo Antico e il Bronzo Medio (1800-1500 a.C. circa) abbiamo il periodo di massimo sviluppo caratterizzato da una prima forma di organizzazione dei villaggi. Gli abitati, denominati palafitte dai primi studiosi, erano posizionati lungo le sponde del lago con le capanne di legno e paglia poste su assiti lignei posati direttamente sulla terraferma o sollevati da numerosi pali e collegate tra di loro da passerelle.
L’economia di questi villaggi era articolata in varie attività come l’allevamento, l’agricoltura, la caccia e la pesca. Caprini, ovini e bovini allevati costituivano la principale fonte alimentare insieme a vari tipi di frumento e orzo, i quali venivano conservati in grandi vasi d’argilla. La caccia a uccelli, cervi e cinghiali, insieme alla pesca, completavano il quadro economico.
A margine delle attività economiche legate al sostentamento esistevano numerose lavorazioni come la tessitura che produceva, con telai verticali e fusaiole, vesti di lana e di lino. La scheggiatura della selce estratta in zona era fondamentale per la produzione di punte di frecce, falcetti, raschiatoi, grattatoi da immanicare su legni, ossa o corna, per la realizzazione di strumenti utili all’agricoltura, alla caccia, alla pesca e alle altre attività produttive del villaggio.
L’avvento del rame e poi successivamente del bronzo permise la fabbricazione di pugnali, punte di lancia, spilloni, bracciali, lesine e ami da pesca. La produzione di asce in bronzo era fondamentale per la costruzione e la manutenzione delle palificate e delle capanne dei villaggi. Ancora oggi si trovano i segni dei colpi di ascia sui pali conservati sul fondo del lago.
Tra i vari villaggi esisteva una fitta rete commerciale ed un continuo scambio di merci e tecnologie. Il commercio era attivo lungo le vie lacustri e fluviali con tutta l’area subalpina.
Tra il XIV e il XIII secolo a.C. si osserva un graduale e per ora poco documentato abbandono delle aree palafitticole; verso la fine del Bronzo Recente i villaggi furono abbandonati e dimenticati.