Masso Erratico di Bodio

Masso erratico di Bodio Lomnago

Ritrovato nel maggio 1976, durante lavori edili lungo la strada che dalla provinciale 36 conduce al porto di Bodio, questo masso erratico dalle notevoli dimensioni, contiene evidenti incisioni di origine antropica.

Introduzione

Il masso erratico di Bodio Lomnago è un reperto geologico di notevole interesse. Situato in prossimità del lido di Bodio, questo masso presenta incisioni emisferiche conosciute come coppelle, che si ritiene siano state realizzate per scopi rituali. La scoperta di questo masso offre importanti informazioni sulla storia e la cultura della regione.

Foto panoramica del masso con incisioni dopo il ritrovamento del 1976. (Foto di Paolo Baretti).

Caratteristiche Geologiche

Il masso erratico è composto da granito, una roccia ignea intrusiva che si forma dalla lenta cristallizzazione del magma sotto la superficie terrestre. Le dimensioni del masso sono considerevoli, e la sua presenza in questa area è il risultato del trasporto glaciale avvenuto durante le glaciazioni quaternarie. Questo fenomeno ha portato alla deposizione di massi erratici in diverse parti della regione.

Dettaglio della roccia del masso erratico di Bodio Lomnago.

Incisioni e Coppelle

Le coppelle presenti sul masso sono piccole cavità emisferiche scavate nella superficie della roccia. Queste incisioni sono spesso associate a pratiche rituali e cerimoniali delle popolazioni antiche. La loro funzione esatta rimane oggetto di studio, ma si ritiene che possano essere state utilizzate per raccogliere liquidi o come parte di rituali religiosi.

Dettaglio coppella incisa sul masso erratico di Bodio Lomnago.
Dettaglio disco solare inciso sul masso erratico di Bodio Lomnago.

Importanza Storica e Culturale

Il masso erratico di Bodio Lomnago rappresenta un importante patrimonio storico e culturale per la comunità locale. La sua scoperta e lo studio delle incisioni offrono una finestra sul passato, permettendo di comprendere meglio le pratiche e le credenze delle popolazioni che abitavano la regione. La conservazione di questo reperto è fondamentale per preservare la memoria storica e promuovere la conoscenza del territorio.

I tre massi erratici posizionati temporaneamente lungo la strada. (Foto di Paolo Baretti)